Kefir cos’è? Scopri i suoi segreti, come farlo, come usarlo e dove trovarlo
Vediamo oggi di scoprire in maniera approfondita il kefir cos’è e tutti i segreti che lo rendono utile alla salute
Ho scoperto il kefir cos’è poco tempo fa, ho iniziato a usarlo a colazione devo dire che che non è male.
Ok, all’inizio ho dovuto abituarmi un po’ al suo sapore acido, inteso e deciso, ma adesso lo trovo piuttosto gradevole e, visti i suoi numerosissimi benefici, vorrei fartelo conoscere e apprezzare.
Partiamo dall’inizio e vediamo bene di capire il kefir cos’è:
Il kefir è una bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici ottenuta dalla fermentazione del latte
(fonte wikipedia)
Kefir deriva da una parola turca ‘keif’ che significa benessere e di fronte a questa definizione mi sono incuriosita e mi sono messa a studiare per comprendere meglio ‘perché’ gli viene attribuita questa splendida etichetta di prodotto così salutare!
LA CURIOSA STORIA DEL KEFIR
Devo dire che cercando qua e là informazioni per capire il kefir cos’è e da dove proviene, mi sono imbattuta in alcune storie davvero interessanti, perfino romantiche, e ti prego di prendere alcuni istanti per leggerle perché sono veramente affascinanti.
Sebbene le origini del kefir siano avvolte nel mistero l’ipotesi più accreditata vuole che il kefir derivi dall’ayran una bevanda fermentata proveniente dalla regione caucasica.
Una curiosità interessante è che bevande simili al kefir venivano usate e apprezzate in tutto il mondo (Galizia, Argentina, Taiwan, Irlanda e perfino in Sardegna) e anche in questi mondi così lontani e così diversi tra loro venivano attribuite loro proprietà benefiche per la salute.
Anche Marco Polo parla di qualcosa di analogo in una delle sue lettere raccontando del ‘chemmisi‘ una bevanda fermentata a base di latte di grado alcolico lieve.
Esiste poi una leggenda che narra che sia stato addirittura il profeta Maometto in persona a donare il kefir al suo popolo che fu poi tramandato di generazione in generazione.
Ma la storia più affascinante e burrascosa narra di come il kefir sia arrivato in Russia
Si racconta dei fratelli Blendov e di Irina Sakharova che per ottenere la coltura di kefir, provò a sedurre il principe locale, Bek-Mirza Barchorov.
Il principe rimase affascinato da Irina ma, nonostante il tentativo di seduzione da parte della donna, non le donò i granuli preziosi.
Irina, una volta compreso che non li avrebbe ottenuti, si allontanò dal principe che non volendo comunque rinunciare ai suoi favori tentò di rapirla, per poterla sposare.
Irina riuscì alla fine a scappare dalle grinfie del principe, salvata da un’incursione degli uomini dei fratelli Blendov.
In questa storia viene coinvolto addirittura lo Zar di Russia Nicola II che, venuto a sapere dell’evento, condannò il principe a donare a 10 libbre di kefir ad Irina come risarcimento per il tentato rapimento!
Finalmente alla fine nel 1908 i fratelli Blendov tentarono la commercializzazione di kefir a Mosca.
Il kefir artigianale, originariamente, veniva messo, insieme al latte di vacca o capra, in sacchi fatti con le interiora degli animali lasciati poi al sole e mescolato durante tutto il giorno.
Ogni volta che se ne prelevava una parte veniva aggiunto altro latte per continuare il processo di fermentazione.
Era, quindi, difficilissimo impostare una produzione con con tale metodologia, per questo la produzione e la diffusione su larga scala partì solamente negli anni ‘30 quando fu trovato un metodo alternativo efficace tanto quanto quello tradizionale.
Questo nuovo processo, comunque, non rendeva giusto merito al sapore originario e solo alla fine degli anni 50 fu sviluppato finalmente un metodo per produrre un kefir di sapore simile a quello tradizionale che consentì la vera e propria diffusione di questo salutare prodotto in tutta la Russia.
Il governo russo, accortosi di questa impresa tanto fantastica quanto utile per la salute del popolo, nel 1973 mandò una lettera di encomio a Irina Sakharova (ormai 83enne, forse anche grazie al kefir 😉 ) per ringraziarla della sua iniziativa!
Alla fine del diciannovesimo secolo il kefir venne anche utilizzato per la cura di problemi allo stomaco, all’intestino e addirittura per curare la tubercolosi.
Ma la benedizione e il successo definitivo del kefir si deve principalmente al premio Nobel Ilya Ilyich Mechikov.
Ilya era fermamente convinto che le bevande fermentate come il kefir preservassero da molte malattie e dall’invecchiamento. Tale fu la sua influenza su questo prodotto che un imprenditore spagnolo (Isaac Carasso) finalmente sviluppò delle vere e proprie tecnologie industriali per la produzione di latte fermentato.
Nel 1919 Isaac Carasso aprì a Barcellona il primo stabilimento commerciale per la produzione dello yogurt chiamando l’impresa Danone, dal nome del figlio Daniel!
KEFIR AI GIORNI NOSTRI
I grani di kefir sono composti da proteine, grassi e dal kefiran un composto (polisaccaride) che lega i batteri e i lieviti presenti.
La cosa affascinante del kefiran è che, a seconda delle condizioni ambientali in cui i batteri proliferano, sviluppa in modo difficile da prevedere e replicare.
Ciò che è sempre costante però è la presenza di alcuni batteri probiotici che rendono questa bevanda così speciale e benefica, presenti anche nel nostro intestino e in quello degli animali di cui si usa il latte per la fermentazione!
Ad ogni modo, nonostante gli scienziati tentino di capire l’origine di questi granuli e provino a riprodurli in laboratorio, ad oggi il kefir rimane ancora una bevanda non del tutto compresa.
PROPRIETA’ DEL KEFIR
Una volta compreso il kefir cos’è e da dove proviene vediamo di approfondire le caratteristiche di questa bevanda probiotica dai numerosi effetti benefici.
Le proprietà e ‘ambiti di efficacia‘ che troverai di seguito sono tratte da una ricerca che ho trovato sul N.C.B.I. (National Centre of Biotechnology Information) chiamata Microbiological, technological and therapeutic properties of kefir: a natural probiotic beverage
- problemi gastrointestinali
- ipertensione
- allergie
- antimicrobico (E. coli, L. monocytogenes, Salmonella Typhimurium, S. Enteritidis, Shigella flexneri and Y. enterocolitica, Bacillus subtilis, S. aureus, E. faecalis, S. Enteritidis, Candida albicans
- antinfiammatorio
- stimola il sistema immunitario
- anitumorale, in particolare come prevenzione e inibizioni negli stadi iniziali
- aumenta la digeribilità del latte con il quale viene fatto perché diminuisce la concentrazione di lattosio
Abbiamo visto il kefir cos’è e le sue proprietà, adesso vediamo come prepararlo in casa.
OCCORRENTE
- 5 grammi di grani di kefir (kefiran) ogni 100 ml di latte (50 grammi per 1 litro),
in alternativa puoi usare anche il kefir liofilizzato
- 100 ml latte di capra, pecora o mucca (bio)
Non sono necessarie le interiora di animali come nella ricetta originale 😆 .
PREPARAZIONE
Versa in un recipiente di vetro il latte e il kefiran, non chiuderlo ermeticamente per far uscire l’anidiride carbonica e lascialo fermentare 24 ore a temperatura ambiente, mescolando ogni tanto.
A questo punto il kefir risulterà leggermente acidulo, avrà formato delle bollicine e sarà pronto.
Filtralo con un colino per salvare i grani che potrai nuovamente riutilizzare e assapora il tuo kefir (ricordati di sorridere sempre prima).
Conservalo in frigo, per non più di 3 settimane.
Fai attenzione perché il kefir autoprodotto può avere un lieve grado alcolico a differenza di quello che trovate in commercio 🙂 .
CALORIE E VALORI NUTRIZIONALI
Il kefir che hai appena fatto avrà le stesse calorie del latte che hai usato per farlo.
Il kefir di capra che si trova in commercio ha circa 25 kcal per 100 grammi, 2,8 grammi di proteine, 3,4 grammi di carboidrati e 0,1 grammi di grasso.
Nel kefir troviamo anche:
Calcio, Fosforo, Vitamina B12, Vitamina B9.
CONTROINDICAZIONI E DOSI CONSIGLIATE
Sebbene come probiotico il kefir potrebbe essere apprezzato praticamente da tutti, è un alimento sconsigliato per coloro che hanno un sistema immunitario compromesso.
La dose quotidiana consigliata (come ogni cosa è sempre bene non eccedere) e di 80/100 gr al giorno.
DOVE TROVARLO
Da Naturasì, come in molti altri negozi biologici, è possibile trovare il kefir già fatto, di capra e di mucca, nel banco frigo così come anche i grani di kefir.
In alternativa da Naturasi on-line potete trovare:
– kefir fai da te liofilizzato (quindi non riutilizzabile)
Oppure on-line su Amazon:
– Set per Homemade kefir: grani, colino e coperchio contenitore
Per completare l’informazione devi sapere che esiste anche l’opzione Grani kefir d’acqua che forniscono una bevanda a base di acqua invece che di latte.
FONTI
TradizioniNutrienti
Storia del kefir
Origine del kefir
AuthorityNutrition
Benessere360°
COME USARE IL KEFIR
Il kefir, io uso quello di capra perché preferisco evitare il latte di mucca il più possibile, rappresenta un’ottima soluzione per assumere naturalmente i fermenti lattici nella nostra colazione o per merenda.
Ogni tanto lo do anche alle bambine, ammetto che non riscuote grande successo, ma intanto si iniziano ad abituare al sapore…
Comunque esistono vari modi per rendere il kefir più piacevole e vario se si trova il suo sapore troppo deciso.
Si può usare come uno yogurt vero e proprio e quindi puoi ‘condirlo’ come più ti piace.
1. Con la marmellata (senza zuccheri aggiunti)
2. Con i cereali (integrali e senza zuccheri aggiunti)
3. Con la frutta
4. Con le bacche di goji
5. Con la frutta secca
6. A me piace molto con i semi di canapa, semi di chia e bacche di goji
7. Da utilizzare nei frullati al posto del latte
8. Diluito con lo yogurt magro o il latte di riso
9. Come più ti piace 😉
Insomma il kefir può rappresentare una valida soluzione da alternare nella colazione, in particolar modo in quei momenti in cui si ha particolarmente bisogno dei fermenti lattici.
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