Obesity day 2016: racconto della conferenza al Campus Biomedico
Sono molto contenta di potervi raccontare alcune cose sulla conferenza ‘camminare è salute’ che si è tenuta il 10 ottobre al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma in occasione dell’Obesity day 2016 promosso dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).
L’obesità è un problema più vicino a noi di quanto molti pensino, così come lo è il sovrappeso. È per questo che in Italia, come nel resto del mondo occidentale, le autorità stanno promuovendo questa campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’obesità, argomento che sta interessando sempre più le nostre vite e che sta condizionando la salute di tutte le persone coinvolte, come leggerete di seguito.
I numeri sono infatti allarmanti, in una dichiarazione, Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi afferma che “solo in Italia sono 6 milioni gli obesi; ancor di più, 21 milioni, quelli in sovrappeso” (fonte Repubblica.it). Considerato che saremo circa 60 milioni di abitanti…parliamo di un terzo della popolazione!!!
Tra le iniziative attivate per l’Obesity day 2016 in tutta Italia, voglio oggi raccontare quella organizzata dal Campus Universitario Biomedico di Roma, una conferenza gratuita sull’obesità dove sono stati trattati quelli che per me sono alcuni tra i temi più importanti sull’argomento!
La cosa che più mi è piaciuta è stata la scelta degli argomenti e anche come sono stati declinati, in particolare perché sono tutti coerenti con la filosofia di followthegreen 🙂 :
- Principi della dieta mediterranea, con focus sulla nuova piramide alimentare e sull’importanza della fibra nella nostra alimentazione quotidiana (vi ricorda qualcosa?)
- Obesità una disabilità che limita la libertà personale, con focus sull’importanza e la tipologia di movimento da fare (ne avevamo parlato nel post attività fisica per dimagrire)
- Le patologie correlate all’obesità (un elenco ancora più lungo di quello che vi avevo raccontato?)
- Principi di un’alimentazione corretta e motivazione, con focus sulla consapevolezza e sul binomio alimentazione e movimento
Il primo intervento, tenuto dalla Dott.sa S.Emerenziana sui principi della dieta mediterranea si è aperto con una premessa che io stracondivido (essendo presente anche in uno dei miei articoli): Dieta è un termine greco, con un significato molto più ampio di quello che gli attribuiamo oggi relativo alla restrizione calorica. Significa infatti stile di vita nel suo complesso, non solo come alimentazione ma anche modo di vivere perché, le due cose sono strettamente connesse.
Parlando della dieta, è stata presentata la nuova piramide alimentare che proviene dal sito Fundación Dieta Mediterránea, dove per la prima volta compaiono anche il movimento, la convivialità, il riposo e perfino l’acqua che è posta alla base della piramide stessa. Questi elementi non erano mai stati parte integrante della piramide, ma elementi di benessere considerati a complemento della piramide stessa.
Per stare bene, infatti, è necessario salvaguardare tutti questi aspetti nella nostra vita, perché sono tutti egualmente importanti e tutti contribuiscono in maniera fondamentale al nostro benessere globale.
Io personalmente credo che tutti questi elementi siano fondamentali per l’uomo perché fanno parte della sua stessa natura, perché lo ha sempre fatto, perché è nato e si è evoluto così.
L’uomo dalla sua comparsa sulla terra fino a pochissimo tempo fa ha SEMPRE mangiato ciò che proveniva dalla natura, camminato moltissimo e bevuto sempicemnte acqua: non aveva sulla sua tavola cibi raffinati e zuccheri aggiunti così come abbiamo noi oggi!
In questa nuova aggiornata piramide alimentare poi, particolare accento è stata posto sulla fibra, un elemento fondamentale della nostra alimentazione, fino ad oggi sottovalutato. La fibra, infatti, che deriva principalmente da verdura, frutta e cereali integrali, è un elemento che non viene né digerito né assorbito. Quando arriva al colon fermenta e, richiamando acqua, crea un utile senso di sazietà e rallenta l’assorbimento di zuccheri e grassi.
Ma quanta fibra dobbiamo assumere al giorno?
La dose consigliata è di 30g/die che, in termini pratici, significa mangiare 2 porzioni di verdura, 2 o 3 porzioni di frutta, 2 porzioni di cereali integrali e 1 porzione legumi al giorno.
La fibra va assolutamente assunta insieme all’acqua. Parliamo di almeno 1,5/2 litri al giorno, altrimenti, invece di portare i benefici di cui sopra, crea l’esatto opposto ovvero una sorta di tappo: quel tipo di ostruzione che molte persone che mangiano verdura ma non bevono tanta acqua lamentano! Anche per questo motivo hanno messo l’acqua alla base della piramide alimentare!
Nel secondo intervento la Dott.sa M. Maselli, fisiatra del Campus Biomedico, ha illustrato alcune delle complicanze cliniche correlate con l’obesità (le altre le vedremo poco più avanti), o con una grave condizione di sovrappeso, che all’atto pratico incidono nella vita di tutti i giorni limitando la libertà dei singoli individui:
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- Patologie cardiovascolari
- Sindrome metabolica,
- Sindrome ovaio policistico
- Osteoartrosi
- Sindrome delle apnee ostruttive notturne
- Tumori
- Steatosi epatica (non da alcol)
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Mi ha fatto riflettere la Dott.sa Maselli quando ha fatto notare che troppo spesso questa limitazione della libertà, che si traduce con problemi di mobilità, difficoltà a fare le scale o a prendersi cura di se stessi, viene accettata dalle persone in maniera passiva quasi fosse inevitabile.
Ma non è inevitabile! Bisogna essere consapevoli che ci sono altre strade alternative all’accettazione di uno stato limitante: il messaggio dell’Obesity day 2016, infatti, è un messaggio di fiducia e ottimismo: attraverso il binomio ALIMENTAZIONE
CORRETTA + MOVIMENTO (per chi è obeso è importantissimo che sia sotto stretto controllo medico) si può migliorare sensibilmente la condizione complessiva di benessere dei singoli individui e, quindi, recuperare la nostra preziosissima libertà, anche quella riferita al movimento del corpo!!!
Nell’intervento successivo la Dott.sa A. Soare endocrinologa ha declinato ulteriormente l’insieme delle patologie che derivano dall’obesità con particolare attenzione dovuta al fatto che l’obesità sta aumentando soprattutto nei bambini, pericolosamente.
È necessario prenderne consapevolezza, perché fintanto che negheremo l’esistenza del problema stesso non saremo in grado di porre in atto misure correttive che ci mettano al riparo dai problemi (gravi) che leggerete di seguito. È importante guardare la lista che segue non come un semplice elenco di problemi che non ci riguardano, perché magari non sono presenti nella nostra vita oggi (‘non ho nessuno di questi sintomi per cui sto bene’), ma come un problema che potrebbe affliggerci in futuro perché i danni derivanti dall’alimentazione sbagliata potrebbero non presentarsi oggi, nel momento in cui mangiamo male, bensì nel futuro prossimo.
- Diabete (+diabete gestazionale)
- Insulino resistenza (accumulo grasso addominale) ipertensione e ictus
- cuore: rischio eventi cardiaci infarti, pressione alta
- arterie: aumento stress ossidativo
- dislipidemia e ipercolesterolemia, steatosi epatica (non da alchol): il fegato malfunziona,
- gotta
- aumentato infiammazioni, aumento rischio tumori (causa aumento citochine)
- ipotiroidismo
- osteoporosi (peggiora decisamente per riduzione massa ossea e anche la vita delle odda per via della troppa insulina prodotta)
- apnea notturna con conseguente alto rischio cardiovascolare
- declino cognitivo fino alla demenza (anche in soggetti giovani)
La conclusione della giornata è stata affidata alla dietista, docente di scienze dell’alimentazione, Dott.sa M. Khazrai che ha sottolineato l’importanza di cambiare non solo l’alimentazione ma anche lo stile di vita e di dare continuità a questi cambiamenti perché non esiste nessuna dieta temporanea che sia efficace nel tempo e che possa portare benessere in maniera definitiva. Con una dieta temporanea si avrà un’iniziale perdita di peso, ma necessariamente, una volta terminata, si avrà un successivo ri-aumento di peso, deleterio, inutile e demotivante.
Il cambiamento di stile vita consiste nel tenere una sana e corretta alimentazione insieme ad un’adeguata attività fisica: questo è cuore del messaggio dell’Obesity day 2016.
Oggi mangiamo sempre di più (pensate che le porzioni medie dagli anni 60 a oggi sono triplicate!!!) e ci muoviamo sempre meno e questo è alla base dei problemi di sovrappeso e di obesità che ci sono in tutto il mondo.
Il problema più grosso riscontrato dal personale del Campus, infine, è la mancanza di motivazione e di consapevolezza delle persone su quanto in effetti mangiano. Un buon suggerimento per rendersi conto di quanto cibo si assume durante una giornata è quello di appuntare tutto ciò che si mangia, perché spesso non ci si rende conto che, una cosa dopo l’altra, la lista degli alimenti si allunga e in ottica di bilancio energetico, come diceva Totò, ‘è la somma che da il totale’!!!!
Insomma una sorta di diario alimentare che ci permetta di capire veramente quello che mangiamo nel corso della giornata e per consentirci con serenità di concederci, una volta ogni tanto, qualche tentazione. Tentazione che dobbiamo concederci assolutamente, ma non con cadenza quotidiana!
Nell’indirizzare la scelta consapevole rispetto a ‘cosa mangiare’ in ogni nostro pasto, la dottoressa ha consigliato il piatto unico, modello piatto della salute della Harvard School of Public Health, dove metà piatto è composto da verdura, un quarto di proteine e un quarto di cereali integrali.
Per maggiori informazioni sul Piatto del Mangiar Sano, per favore consulta The Nutrition Source, Department of Nutrition, Harvard T.H. Chan School of Public Health, http://www.thenutritionsource.org e Harvard Health Publications, harvard.edu.”
Per mangiare in maniera consapevole la dottoressa ci ha lasciato 5 preziosi consigli che ci possono aiutare nel nostro cambio di alimentazione e che mi sono piaciuti moltissimo:
mangia gustando e apprezzando il cibo che mangi. Non cercare solo il senso di sazietà. Diamo spazio agli alimenti e ai loro sapori.
stai nel qui e ora: rilassati e goditi il pasto, non distrarti continuamente (telefono, tv, etc.) senza apprezzare cosa mangi.
osservati e ascoltati: stiamo a sentire il corpo ci manderà lui il segnale del senso sazietà e ci farà smettere di mangiare al momento giusto
non giudicarti quando fai gli strappi, ognuno di noi sa veramente quanto mangia ed è in grado di autoregolarsi, per cui quando decidiamo di fare uno strappo godiamocelo senza sentirci in colpa!
non avere paura del cambiamento, dai fiducia a te stesso perchè hai tutti gli strumenti per farcela
Questi consigli, e in particolare gli ultimi due, mi danno spunto per fare una considerazione a cui tengo molto:
Sapere che siamo in grado di ascoltare il nostro corpo, di regolarci ci da la forza per sapere che sebbene sia un percorso nuovo noi possiamo percorrerlo.
Questo ci consente di affrontare il nuovo stile di vita, la nuova dieta, con entusiasmo invece che con paura, perché il cambiamento non costituisce un problema in quanto NOI siamo in grado di affrontarlo.
Ogni cammino inizia con il primo passo. Followthegreen!
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